Depuis 2021, chaque année, Tiburce Oger rassemble une belle équipe de dessinateurs et dessinatrices pour évoquer l’Ouest américain à travers des personnages authentiques – le Far West, donc – et l’exploitation de ces territoires par des individus qui oubliaient, bien souvent, qu’ils n’étaient que des colonisateurs assoiffés de richesses…
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« Immagine » qui a géré pendant plus de trente ans le « Salone Internazionale dei comics et de l’animazioneé, propriétaire du fameux prix Yellow Kid et qui s’est transféré,depuis 10 ans, à Rome a donc répondu officiellement, hier à Lucca, par un communiqué de presse..
En résumé suite à une demande de collaboration faite par Lucca Comics & Games, Immagine avait répondu par une suite d’objections et avait conclut en demandant la restitution du patrimoine d’Immagine resté à Lucca depuis,. Le directeur de Lucca Comics & Games ,Rernato Genovese, avait fait des propositions, à Immagine, en lui demandant de venir fêter les fameux « 40 ans rugissants » à Lucca en octobre prochain. Immagine avait répondu dans un premier temps en proposant l’édition d’un ouvrage rédigé par les principaux intervenants relatant l’aventure de 1966 à 1992 et soutenu par une exposition historique, proposition restée sans suite.
(A ce sujet, lire l’article polémique paru dans les colonnes de www.bdzoom.com.) Rien ne semblerait supposer que l’affaire devrait se terminer devant les tribunaux. Claude Moliterni
IMMAGINE – Centro di Studi Iconografici
COMUNICATO STAMPA (26 giugno 2006)
Partecipazione di “Immagine” e dei collaboratori del Salone a
“Lucca città del fumetto: I 40 Ruggenti 1966/2006”
Il Comune di Lucca, attraverso il Comitato “40 Ruggenti–1966/2006”, ha invitato “Immagine – Centro di Studi Iconografici”, che è l’istituzione privata che opera da 1964 sotto il patrocinio dell’Università di Roma, alla quale si deve la progettazione e la realizzazione del “Salone Internazionale dei Comics, del Film d’Animazione e dell’Illustrazione” che si è svolto tra le altre sedi a Lucca dal 1966 al
E’ opportuno ricordare che il Salone fu inaugurato a Bordighera nel febbraio 1965 per trovare un anno dopo sede a Lucca per 18 edizioni fino a 1994 quando si trasferì a Roma dove attualmente si svolge. Nell’occasione del trasferimento a Roma, nel maggio 1994, fu sottoscritto un protocollo di intesa sottoscritto dal Comune di Lucca (dal Sindaco e dall’Assessore alla Cultura) e da “Immagine” (dal Presidente e dal Segretario Generale), e quindi reso pubblico, che stabiliva che la manifestazione, le sue denominazioni, i premi, i marchi, il patrimonio di documentazione del Salone e dell’”Ente Max Massimino Garnier”, il patrimonio storico e culturale e quanto comunque attinente al Salone e alla sua attività negli anni nei quali si era svolto a Lucca erano e restavano proprietà di “Immagine”.
Quando quindi è giunta la notizia ai componenti di “Immagine” che a Lucca gli attuali organizzatori della manifestazione si preparavano a celebrare i festeggiamenti per i 40 anni della presenza dei fumetti nella città molti sono rimasti sconcertati perché è per lo meno bizzarro che qualcuno decida di fare proprie le esperienze e i risultati ottenuti da altri. Né possono valere le giustificazioni che ci si sarebbe limitati a festeggiare la presenza del fumetto per 40 anni a Lucca. Bisogna ricordare che la manifestazione che si è svolta a Lucca dal 1966 al 1993 è stata progettata e realizzata da un gruppo di studiosi con nome e cognome che attirava a Lucca l’intero mondo del “cartooning” (e quindi non solo i fumetti) che aveva caratteristiche specifiche culturali indirizzate alla ricerca storica e scientifica, con stretti legami con discipline accademiche, alla promozione di autori e “atelier” di tutto il mondo, alla valorizzazione di modi di espressione e di linguaggio nuovi, e quando possibile inediti, dove l’attività mercantile (la mostra mercato) aveva caratteristiche di sussidiarietà rispetto all’insieme della manifestazione. Questa impostazione obbligava necessariamente alla costituzione di gruppi di ricerca e di lavoro di alta qualità sia a livello nazionale che internazionale con la partecipazione delle personalità più rilevanti della cultura e della ricerca scientifica.
Successivamente il Comune di Lucca ha fatto pervenire una comunicazione preliminare dove chiedeva la collaborazione di “Immagine” e di quei componenti dello staff che avevano partecipato in modo determinante all’affermazione del Salone e della sede che l’aveva ospitato.
E’ bene sottolineare che tutti gli associati di “Immagine” che hanno collaborato al Salone hanno sempre dichiarato il proprio apprezzamento e la convinta riconoscenza verso la città e la municipalità di Lucca che permisero, con la loro ospitalità e i cospicui finanziamenti, la realizzazione di una manifestazione che è ormai considerata quasi mitica. Né vanno dimenticati i Sindaci Giovanni Martinelli e Mauro Favilla e il responsabile alla cultura Davide Rovai dai quali venne il sostegno intelligente e disinteressato all’iniziativa. E’ infine opportuno ricordare che “Immagine” conta ancora tra i suoi associati cittadini di Lucca e che Massimo Di Grazia, funzionario del Comune, rappresentò per anni il punto strategico di collegamento tra il Comitato organizzatore e gli Enti locali.
L’offerta di collaborazione pervenuta a “Immagine” e ai collaboratori, attesa e soprattutto gradita, avrebbe favorito l’opportunità per una collaborazione che poteva rinverdire i risultati di un lungo percorso offrendo l’occasione per riesaminare criticamente il grande lavoro realizzato in trent’anni dal Salone e degli echi internazionali che l’iniziativa aveva procurato tanto da diventare un modello per tutte le iniziative dedicate al “cartooning”. L’offerta di collaborazione pervenuta a “Immagine” è stata però deludente perché il Comitato “I 40 Ruggenti 1966/2006” aveva già deciso i tempi, le modalità e i programmi con finalità anche discutibili sotto il profilo storico-culturale.
Naturalmente “Immagine” ha dovuto prendere atto che la generica offerta di collaborazione è stata inoltrata a programmi ormai definiti sui quali, per altro, non è stata fatta richiesta di un parere nemmeno consultivo anche, e soprattutto, in riferimento ad iniziative strettamente legate all’attività di “Immagine” e al ruolo avuto dai suoi associati.
Quindi per “Immagine” e per i collaboratori del Salone è stato difficile interpretare, e definire con chiarezza, il ruolo e i compiti loro assegnati, tenendo anche conto dell’imponente documentazione necessaria per illustrare l’attività del Salone nei suoi trent’anni “lucchesi”, riferire delle partecipazioni e delle iniziative culturali realizzate, sottolineandone i risultati scientifici (anche accademici), promozionali e conoscitivi di risonanza mondiale che il Salone ha prodotto. Un tale riesame storico e critico non può efficacemente essere curato e coordinato se non da un Comitato scientifico dove gli uomini di “Immagine” (di ieri e di oggi) abbiano piena responsabilità e ben definita titolarità.
Inoltre non è stato comunicato a “Immagine” se oltre al Catalogo progettato sia stata messa in opera anche una mostra storica e soprattutto se queste iniziative dispongano di coperture finanziarie e quale sia il loro ammontare.
Di conseguenza il Comitato di “Immagine” riunitosi d’urgenza, sottolineando che i tempi di realizzazione erano strettissimi, se non ormai scaduti, in rapporto soprattutto ad una collaborazione su specifici argomenti legati alle edizioni che vanno dalla 2° edizione del Salone alla 19° edizione, quale il periodo compreso tra il 1965 (o ’66) e il 1993 e oltre, si è visto costretto a declinare l’invito del Comune e del Comitato di festeggiamenti comunicando tale decisione, approvata all’unanimità, al Comune di Lucca in data 22 giugno 2006.
Il Comitato del Salone ha ricordato che nel 1994 “Immagine” e il Comune di Lucca sottoscrissero un accordo in base al quale tutto il patrimonio storico, la documentazione (cartacea e filmica), i marchi, le denominazioni e quant’altro attinente al Salone tornava nella piena proprietà di “Immagine”. In quell’occasione, nello stesso protocollo d’intesa, fu anche stabilito che l’archivio del compianto Max Massimino Garnier, al quale era stato intitolato l’Ente che avrebbe dovuto gestire tutte le attività dedicate al “cartooning”, e la documentazione delle varie iniziative (manifesti, campagne promozionali, cimeli, disegni originali, ecc.) sarebbero stati restituiti entro sei mesi a “Immagine”.
Questa parte dell’accordo non è stata ancora rispettata nonostante i bonari solleciti inviati, per cui “Immagine” ha invitato ancora una volta a provvedere perché tale materiale, di indubbio valore storico ed economico, deve essere da inventariato e classificato quale patrimonio del “Immagine – Centro di Studi Iconografici ” come risulta essere anche dallo Statuto.
“Immagine” ha anche raccomandato al Comune di Lucca di rispettare e far rispettare gli accordi vincolanti del 1994 senza permettere ad altri, sotto qualsivoglia aspetto e forma, nell’ambito delle iniziative promosse e finanziate dallo stesso, di appropriarsi del patrimonio storico del Salone che tutti i Soci di “Immagine” e i collaboratori hanno confermato di voler tutelare.
Il Comitato di Immagine e dei collaboratori del Salone
Stefano Bartolomei, Claudio Bertieri,